Una Chiesa fragile per i più fragili

È urgente  creare una Chiesa, una liturgia fragile per i più fragili: «Appartiene all’intima vocazione della liturgia il fatto di assumere ed evangelizzare la vulnerabilità, annunciando il Vangelo della cura e manifestando la presenza di un Padre che nel suo Figlio e nello Spirito, attraverso la mediazione materna della Chiesa, si prende cura dei suoi figli, così che nella loro debolezza si mostri in pienezza la forza della sua grazia» (P. Tomatis).
Le nostre assemblee si compongono di vulnerabilità specifiche: pianti silenziosi di anziani, gemiti assordanti di neonati, lamenti di dolore o lacrime di gioia dei deboli nella fede: gli ospiti fugaci ma commossi di un rito delle esequie o di un matrimonio. Il primo passo da compiere nei confronti dell’individuo debole nella fede, è farlo rivestire dell’incontro comunitario, in modo che sperimenti lo stare insieme e l’essere accolto: ogni porta di una chiesa è una porta santa, pronta ad accogliere chiunque. Perché un’assemblea cristiana è per vocazione comunità lacrimale, vive la reciprocità del pianto.
Cosciente dei limiti umani, Cristo accoglie sempre l’uomo indietro, non a passo con gli altri: l’emarginato, l’affaticato, il deluso, il malato, persino il peccatore. Desidera che ogni uomo guardi in avanti.  Nella parabola dei Due fratelli e del padre buono, quest'ultimo sa che portare indietro il figlio minore al suo errore significherebbe disumanizzarlo. In avanti uno sbaglio si trasforma spesso in qualcosa di buono. Non esiste errore che non si possa recuperare: più drammatico dell'errore è perdere per sempre chi erra.
Nella “Chiesa tra le case”, balsamo per tutte le angosce, hanno diritto di dimora le imperfezioni, le lacrime di tutti. Nel contesto liturgico, “prima i praticanti” non è uno slogan spendibile. Le nostre assemblee devono accogliere, integrare anche i gemiti dei “clandestini”.

don Giuseppe Pani

Risurrezione e discesa agli inferi

"Per quanto in basso possiamo cadere, ancora più in basso c’è un amore che ci attende con le braccia spalancate" (P. Scquizzato), pronto a liberarci dalle catene delle nostre prigioni. Buona Pasqua.

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Odio e violenza nel web: ciclo di incontri

L’Istituto Diocesano di Formazione Teologico-Pastorale, in collaborazione con l’Ufficio Università, Cultura ed Evangelizzazione digitale, organizza un ciclo di incontri sull'odio e la violenza nel web. Primo appuntamento il 16 febbraio.

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Un neonato rende luminose le nostre "stelle nere"

Le “stelle nere” sono i nostri errori, ma anche le nostre ferite, i nostri fallimenti, le nostre zone oscure. Oggi un Dio-neonato accoglie le nostre “stelle nere”; anzi, le rende luminose: «In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini».

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Catechesi di periferia

I passaggi di tradizione, di visioni e anche di valori non si sono trasmessi in automatico tra generazioni. Pur rimanendo i legami di affetto e di sangue, i nuovi adulti sono diversi dai loro genitori. Figurarsi dai nonni.

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Tre luoghi d'incontro da "costruire"

La nostra comunità ha il cuore ospitale di Cristo, ma spazi limitati: un’unica aula per il catechismo, incontri e dibattiti per ragazzi/e e adulti. Occorrono almeno tre luoghi d'incontro.

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Chiesa e giovani

Hanno le comunità cristiane odierne spazi (più mentali che fisici) per le ragazze e i ragazzi delle ultime generazioni?

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Cosa cambia nelle chiese

Per quanto riguarda la Settimana santa, la CEI esorta a partecipare in presenza alle celebrazioni liturgiche e fornisce alcuni orientamenti.

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Ai vescovi: consacrazione al cuore di Maria

Lettera ai vescovi di papa Francesco sull’atto di consacrazione dell’umanità, in particolare della Russia e dell’Ucraina, al cuore immacolato di Maria che sarà celebrato il 25 marzo 2022. Di seguito anche il testo dell’atto di consacrazione.

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Ucraina: le indicazioni della Caritas Diocesana

Per quanto riguarda l’accoglienza in Italia dei profughi ucraini, Caritas Italiana ha invitato tutte le Caritas diocesane a prendere accordi con le rispettive Prefetture che si stanno attivando per l’organizzazione dell’accoglienza.

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Anno pastorale 2023-24

Festa "Madonna delle Grazie"

Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo
Prime Comunioni

Natale 2022

Documenti

Il ministero del catechista

Invito le Conferenze Episcopali a rendere fattivo il ministero di catechista, stabilendo l’iter formativo necessario e i criteri normativi per potervi accedere, trovando le forme più coerenti per il servizio che costoro saranno chiamati a svolgere conformemente a quanto espresso da questa Lettera apostolica (Papa Francesco)

Fragilità: esperienza interpersonale ed ecclesiale

L'incontro con Cristo profuma di casa

Pierre-Auguste Renoir, il pittore della gioia, è riuscito a far vivere su tela gli aspetti più quotidiani, “casalinghi”, felici e semplici dell’esistenza. Come l’arte di Renoir, la morale-pastorale familiare dovrebbe impartire lezioni di felicità possibile. Un’etica del giudizio, di fatto, non può dare un senso alle situazioni di vita fallimentari o complicate. È necessaria, invece, una morale dell’amore capace di educare al vero, al bene, al bello, al possibile, a una promessa (don Giuseppe Pani).  


Chiesa in uscita

I sogni dei giovani


Dove ci invia Gesù? Non ci sono confini, non ci sono limiti: ci invia a tutti. Il Vangelo è per tutti e non per alcuni. Non è solo per quelli che ci sembrano più vicini, più ricettivi, più accoglienti. È per tutti. Non abbiate paura di andare e portare Cristo in ogni ambiente, fino alle periferie esistenziali, anche a chi sembra più lontano, più indifferente.

Il Signore cerca tutti, vuole che tutti sentano il calore della sua misericordia e del suo amore (Papa Francesco).

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